Lungo il sentiero #84

Lungo il sentiero #84

I risultati delle analisi genetiche effettuate sugli escrementi raccolti nel Parco hanno svelato informazioni interessanti e edite sulle origini dei lupi che hanno colonizzato l’area protetta.

Il maschio riproduttore del branco (che nel database del progetto LIFE Wolfalps EU è indicato con la sigla VR-M23) era stato campionato per la prima volta in Lessinia, nel veronese, nel 2017 (Avanzinelli et al. 2018), da dove ha poi successivamente raggiunto le Dolomiti Bellunesi.

La lupa riproduttrice (chiamata “Novi” dai ricercatori che le hanno applicato il radiocollare satellitare e, più sinteticamente, VI-F06 dai genetisti) era invece già stata individuata nel 2017-2018 come femmina dominante del branco di Asiago, che ha poi abbandonato per spostarsi nel Parco e dare vita al primo branco nell’area protetta.

Le analisi genetiche hanno anche permesso di individuare due esemplari mai campionati prima e non presenti nel database LIFE WolfAlps: la femmina BL-F38 e il maschio BL-M39, entrambi figli della coppia che ha fondato il primo branco nel Parco.

Altri risultati emersi dalle indagini genetiche sono la segnalazione, nella zona occidentale del Parco, di tre diversi esemplari: una femmina figlia del branco che vive sul massiccio del Grappa e due maschi di origine bellunese.

Nel settore orientale del Parco, colonizzato solo in tempi più recenti dal lupo, la genetica ha permesso di rilevare altri due esemplari differenti: un maschio nato nel vicentino ed una femmina, figlia della coppia del branco del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

Le analisi genetiche consentono dunque non solo di quantificare il numero minimo di lupi presenti, ma anche di capire la loro provenienza geografica, di ricostruirne gli spostamenti, di conoscere i rapporti di parentela tra i singoli individui e le variazioni che, nel tempo, modificano la struttura interna dei vari branchi.