Lungo il sentiero #71
L’aumento del numero di lupi sull’arco alpino ha determinato, negli ultimi anni, un incremento delle osservazioni di questo animale in prossimità dei centri abitati, tra le abitazioni o lungo le strade (post 34), destando spesso timore nella popolazione, che si interroga sulla possibile pericolosità di questa nuova presenza.
Uno studio pubblicato nel 2021 ha raccolto ed esaminato tutte le informazioni disponibili, a livello mondiale, sugli attacchi da lupo all’uomo registrati tra il 2002 e il 2020. In quasi vent’anni non si è verificato, in Europa, nessun attacco mortale da lupo all’uomo e in tutto il Nord America ci sono stati 2 attacchi mortali, entrambi in zone remote, uno in Canada ed uno in Alaska. Il lupo è quindi potenzialmente pericoloso, ma il rischio di essere uccisi da un lupo è estremamente basso. Per dare un termine di confronto si consideri che ogni anno, negli Stati Uniti, si registrano mediamente 10 decessi causati dai cani e che solo in Italia, tra il 1984 e il 2009, ben 29 persone sono state uccise da cani, più di una all’anno.
La semplice presenza del lupo nei pressi dei centri abitati non implica automaticamente un rischio per l’uomo; sono invece potenzialmente pericolosi i lupi cosiddetti confidenti, cioè quelli che si avvicinano attivamente e ripetutamente alle persone riconoscibili come tali (quindi mentre camminano all’aperto, non quando si trovano all’interno di automobili o abitazioni) a distanze inferiori di 30 metri. Si è osservato che gli atteggiamenti confidenti sono indotti quasi sempre dalla presenza di cibo nei pressi delle abitazioni, per prevenire possibili pericoli è quindi fondamentale adottare due regole di comportamento: non nutrire i lupi (volontariamente o involontariamente, ad esempio abbandonando cibo o scarti di cucina presso le abitazioni o nei cortili) e non cercare di avvicinare lupi osservati in prossimità delle abitazioni.
L’uomo non costituisce una preda abituale per il lupo e oggi non ci sono le condizioni socioeconomiche perché lo diventi; il rischio di subire attacchi da parte di questa specie è molto ridotto, ma non è pari a zero; vanno quindi evitati comportamenti scorretti che possono indurre il lupo ad avvicinarsi all’uomo, creando situazioni potenzialmente pericolose. Nel caso in cui si trovi un lupo ferito (nel caso ad esempio di investimenti stradali), bisogna chiamare immediatamente i Carabinieri Forestali o il Corpo di Polizia Provinciale, che sa come recuperare animali in difficoltà, evitando in modo assoluto di avvicinarsi e tanto meno di toccare l’animale.
Il lupo è un animale selvatico e come tale va trattato, esserne consapevoli e agire di conseguenza è l’unico modo per prevenire potenziali rischi e convivere pacificamente.
Testo di Enrico Vettorazzo – PNDB
Ciceroni C., Gostinicchi S., 2009. Aggressività canina. Indagine epidemiologica sulle aggressioni ad esito letale in Italia negli anni 1984-2009. Argomenti n. 1, 67-72. S.I.Ve.M.P. Miilano
LCIE, Large Carnivors Initiative Europe, 2019. Gestione dei lupi confidenti