Lungo il sentiero #65
I campionamenti opportunistici (post 38) permettono di raccogliere un gran numero di dati utili per individuare la presenza dei lupi, capire come occupano il territorio e come si spostano. Questa modalità di campionamento, per noi del team de “Il Sentiero dei lupi” la più utilizzata, è stata fin da subito il punto di partenza per seguire le dinamiche di questa famiglia di lupi. Tuttavia tale metodologia per quanto efficace possa risultare, non permette di applicare metodi statistici di calcolo e stimare così con più precisione il numero dei lupi presenti.
Per fare ciò vengono effettuati i cosiddetti campionamenti sistematici che, come suggerisce la parola stessa, sono dettati da rigorosi protocolli standardizzati e stabiliti dalla comunità scientifica. Questi campionamenti consistono nel percorrere un tratto prefissato chiamato transetto, che viene visitato più volte a cadenza regolare. Lungo questo percorso vengono raccolti dati su tutti gli indici di presenza della specie come piste, escrementi, carcasse e peli (post 18). I campionamenti sistematici vengono svolti tra ottobre e marzo quando la neve, laddove presente, facilità il ritrovamento delle piste dei lupi (post 51).
Il protocollo utilizzato nel Parco è lo stesso che viene utilizzato a livello nazionale, codificato e approvato da ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale); in questo modo i dati raccolti sugli Appennini e sulle Alpi sono confrontabili tra loro e si può stimare il numero di lupi presenti in tutta Italia.
Nel Parco sono stati individuati 17 transetti, per una lunghezza complessiva di quasi 55 chilometri. Per il terzo inverno consecutivo i militari del Reparto Carabinieri Parco sono impegnati nel campionamento lungo i transetti programmati e il loro impegno sarà ripetuto almeno fino alla fine del progetto Life Wolfalps EU (post 35) prevista per l’autunno del 2024.
Testo di Ivan Mazzon