Lungo il sentiero #50
Il cinquantesimo post di “Lungo il Sentiero” rappresenta un simbolico spartiacque e ci ricorda che il viaggio intrapreso con il progetto de “Il sentiero dei lupi” è giunto circa a metà del suo percorso. Molti dei temi relativi alla biologia, al territorio, alle tecniche di ripresa e monitoraggio ed alla gestione della prima famiglia di lupi che ha occupato il territorio dell’Area protetta sono stati “toccati” in questa sezione; molti altri verranno affrontati nei prossimi mesi, seguendo l’ispirazione del momento, la disponibilità di immagini adeguate e di contributi anche da esperti esterni e possibilmente la stagionalità. L’aspetto più sorprendente del progetto riguarda l’assoluta non proporzionalità fra il costante incremento delle conoscenze sulle abitudini di questi lupi e quello del numero di immagini raccolte e di incontri in presa diretta, a testimonianza della difficoltà intrinseca di riprendere questa specie in un territorio così remoto e complesso e del comportamento piuttosto schivo assunto da questa particolare famiglia. Come immagine simbolica del traguardo di post raggiunti e della crescita del progetto, un ritratto di un giovane lupo nel meraviglioso territorio di montagna in cui ha trascorso gli ultimi 3 mesi della sua vita. Mentre per ora i tratti giovanili sono ancora riconoscibili, con la caduta degli aghi gialli dei larici e l’arrivo dell’inverno diventerà più difficile stabilire dalle sole dimensioni e aspetto se questo esemplare, o i suoi coetanei, siano giovani dell’anno o adulti; nei lupi infatti il tasso di crescita nei primi 6-9 mesi risulta molto veloce.
Testo di Bruno Boz