Lungo il sentiero #5
Il lupo è una specie in grado di occupare territori con caratteristiche climatiche, ecologiche e geografiche estremamente diversificate. Si passa, solo per citarne alcune, dalle sconfinate distese della tundra artica, alla taiga, alle piovose foreste che circondano i fiordi marini nella Pacific North Coast, alle smisurate steppe mongole piuttosto che agli aridi pascoli mediterranei o alle spiagge tirreniche del centro Italia.
L’areale del gruppo famigliare di lupi che ha recentemente occupato il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, è invece tipicamente alpino. Si tratta di un territorio selvaggio, protetto naturalmente dalla difficile accessibilità dei luoghi; comprende faggete o piceo-faggete di versante e boschi radi di larice che sfumano via via nelle sempre più estese mughete accompagnate da altre formazioni arbustive a ontano verde, salice, mirtillo nero, sorbo alpino e ginepro nano; queste, dove il pascolo permane alle quote più elevate, lasciano il posto alle praterie d’alta quota, zone di pascolo per importanti popolazioni di camoscio, muflone e cervo. Nonostante la natura carsica dell’area, permangono alcuni ambienti umidi sia temporanei che permanenti, indispensabili per garantire la presenza di molti gruppi faunistici e rappresentati prevalentemente dalle pozze d’alpeggio, dagli accumuli d’acqua in marmitte scavate nella roccia e da ripidi rii di versante. Non mancano infine le zone rocciose, caratterizzate sia da estese pareti verticali, sia da zone di ghiaione e macereti ricche di nascondigli e cunicoli. Cercare i lupi in questi ambienti è difficoltoso, ma permette di scorgere scenari di grande bellezza ed autenticità, come quello ritratto in questa foto.
Testo di Bruno Boz