Video di Roberto Sacchet
Lungo il sentiero #40
La femmina alfa si aggira in una piccola radura che lei ben conosce ma l’aria ventosa di quella notte trasporta un odore diverso dal solito. Solitamente attraversa la radura con passo deciso, questa volta invece lo fa con cautela, anche appesantita da un addome vistosamente gonfio, dovuto alla fase avanzata della gravidanza. Nelle settimane che precedono il parto, che ipoteticamente per questo branco del Parco avviene attorno alla metà di maggio, si è osservato un intensificarsi di passaggi da parte della coppia dominante in questa piccola radura di mezza quota.
La riproduzione nei lupi avviene una sola volta l’anno e di norma è prerogativa della sola coppia dominante. Meccanismi comportamentali e sociali contribuiscono a prevenire gli accoppiamenti tra gli individui subordinati anche se questi appaiono fisiologicamente maturi. Al raggiungimento della maturità sessuale, in genere attorno al secondo anno di vita, un individuo subordinato mosso dal bisogno riproduttivo, si vede costretto a lasciare il proprio branco alla ricerca di un esemplare estraneo di sesso opposto e di un nuovo territorio da occupare (post #37).
Il periodo degli amori avviene generalmente tra il mese di gennaio e quello di marzo, a seconda della latitudine. Dopo un periodo di corteggiamento di durata variabile la femmina entra nella fase di estro e vi rimane in media dai 5 ai 7 giorni ed è in questa finestra di tempo che avviene l’accoppiamento. La gestazione dura circa due mesi, e in questo periodo la lupa viene osservata regolarmente spostarsi all’interno del territorio, quasi esclusivamente accompagnata dal maschio, fino ai primi di maggio prima di sparire completamente, per alcune settimane, alla vista dei nostri occhi elettronici.
Ma ritorniamo a quella notte in cui il passo sicuro della femmina alfa è stato interrotto da uno strano odore nell’aria. In realtà non sappiamo, e non lo sapremo mai, cosa stesse fiutando ma un piccolo aneddoto ve lo voglio raccontare. Quella notte Bruno era lì, sul lato opposto di quella radura, in un piccolo giaciglio attendeva l’arrivo dell’alba con la speranza di filmare i lupi. Non vide nulla, come spesso accade, e nemmeno si rese conto del loro passaggio finché non visionammo le riprese della videotrappola.
Testo di Ivan Mazzon