Lungo il sentiero #4
Originario dell’Asia Minore e probabilmente portato dall’uomo in epoche storiche nelle isole di Cipro, Corsica e Sardegna, dove oggi è considerata specie “storicamente autoctona”, il muflone (Ovis aries), a partire dal XVIII secolo è stato introdotto a più riprese in diversi areali del continente europeo. Nel Bellunese sono stati rilasciati, a scopo venatorio, vari gruppi di pochi esemplari. Alcuni di questi sono scomparsi, soprattutto a causa delle condizioni climatiche, mentre altri sono riusciti a sopravvivere e a dar vita a nuclei stabili aumentando così di numero. In particolare, gli esemplari presenti nel settore centrale del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, tra i comuni di Cesiomaggiore, Gosaldo, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina e Sospirolo provengono tutti da un’immissione effettuata agli inizi degli anni ’70 in Val Scura, nel comune di San Gregorio delle Alpi, e hanno dato vita ad uno dei gruppi più numerosi presenti nel bellunese. “Il sentiero dei lupi” ha l’intento di raccontare anche come il ritorno di un predatore quale il lupo possa influire sulle dinamiche e sui numeri delle popolazioni di ungulati presenti. Alcuni esperti sostengono che il muflone sia una specie destinata a scomparire con il ritorno del lupo; sarà pertanto interessante verificare se nel Parco questo effettivamente accadrà ed in quanto tempo. Nel mentre, i mufloni si osservano ancora con relativa facilità e nel mese di ottobre, durante il periodo degli amori, i maschi si affrontano nella contesa delle femmine.
Testo di Ivan Mazzon