Lungo il sentiero #26
I lupi trascorrono circa un terzo della loro vita in attività connesse alla ricerca del cibo ed in particolare alla caccia. Predatore in cima alla catena alimentare, il lupo riesce ad abbattere prede anche molto più grandi di lui, grazie alle sue comprovate abilità predatorie e a collaudate strategie di caccia in branco.
Questa attività si intensifica notevolmente quando a circa 6-8 settimane di età i cuccioli iniziano a mangiare cibo solido. Inizialmente gli adulti rigurgitano la carne per la prole, rendendola più morbida da assimilare e più digeribile; successivamente i lupetti, cresciuti velocemente ed ormai completamente svezzati, ricevono parti intere del bottino di caccia. La preda infatti viene consumata parzialmente sul luogo dell’abbattimento ed in seguito i membri adulti del branco portano ai cuccioli parti della carcassa, che essi consumeranno freneticamente. Oltre al consumo diretto, i resti della preda consentiranno ai giovani lupi di esercitarsi nelle tecniche predatorie, di dedicarsi al gioco e di consolidare i primi rapporti di gerarchia. All’inizio dell’autunno i giovani lupi iniziano ad essere più indipendenti, ma come dimostra questa foto ripresa nel Parco durante una tiepida mattinata di ottobre, gli adulti provvedono ancora alla “consegna” di parti della preda.
Il maschio alfa serra tra le potenti mascelle la testa ed una zampa di una femmina di muflone da poco predata, e senza degnarmi di troppa attenzione scompare tra l’erba ingiallita di inizio autunno diretto verso il sito di ritrovo.
Testo di Roberto Sacchet