Video di Stefano Dal Col
Lungo il sentiero #22
“Se vuoi trovare gli animali, cerca l’acqua”. A questa vecchia regola nota ai naturalisti non sfugge il lupo, che è un assiduo frequentatore delle non abbondanti pozze (post 20) dislocate qua e là nel territorio del Parco. Le ragioni che inducono i lupi a frequentare le pozze, e a collocare nella loro vicinanza i siti di rendez-vous e la tana, sono legate innanzitutto alla dieta carnivora che richiede l’assunzione di grandi quantità d’acqua per prevenire l’avvelenamento causato dall’alta produzione di urea.
Dall’analisi dei filmati ripresi dalle fototrappole si scopre però che spesso i lupi si avvicinano alle pozze non solo per bere, ma anche per dei bagni refrigeranti (generalmente non troppo prolungati), per marcare sassi e cespugli vicini all’acqua e per indagini olfattive sui movimenti delle prede (a loro volta assidue frequentatrici delle stesse pozze). Sorprende infatti come, soprattutto nei mesi estivi, prede e predatori si alternino negli stessi abbeveratoi anche a pochi minuti di distanza. Anche gli “insogli”, zone fangose o con leggeri accumuli d’acqua, ampiamente utilizzati dagli ungulati per rotolarsi ed effettuare dei “bagni di fango” che facilitano la rimozione di parecchi parassiti quali zecche e pulci, attirano l’attenzione dei lupi che effettuano sovente dei giri di perlustrazione.
Al di là delle esigenze biologiche le pozze diventano anche dei luoghi importanti per la vita sociale del lupo, che si lascia andare a giochi, rincorse, finti agguati e tuffi, rinsaldando i legami famigliari ed educando la prole. Nel video in questione, girato in un luogo piuttosto remoto del Parco, un giovane del branco si abbevera e si immerge parzialmente nella pozza in attesa del maschio alfa che sopraggiunge poco dopo, quasi ignorando l’acqua. I due lupi hanno frequentato assiduamente la pozza per alcuni giorni, lasciandosi andare anche a momenti di gioco e relax, per poi sparire da quella zona nei mesi successivi.
Testo di Bruno Boz